ROMA

San Francesco d'Assisi a Monte Mario

Parrocchia del Vicariato di Roma. Suburbio Della Vittoria - Monte Mario.

Categoria: Parrocchie cattoliche - Aree tematiche:

Situata nell’antico Borgo di Sant’Onofrio, la chiesa fu costruita nel 1660 dall’abate Bartolomeo Neri, canonico della collegiata dei SS. Celso e Giuliano, che ottenne dal Capitolo di San Pietro il permesso di costruire una cappella dedicata a San Francesco.

Successivamente la costruzione risultò insufficiente per la popolazione della vasta

campagna circostante e l’abate diede ordine di realizzare, dopo la sua morte, un convento per l’ordine dei Gerolamini. In seguito alla sua morte, avvenuta nel 1667, lunghe controversie amministrative impedirono la nascita del nuovo convento. Per ovviare ad esse fu deciso di costruire ex novo la chiesa, cambiando il sito. I lavori, iniziati nel 1669 si protrassero fino alla fine del 1676, non senza difficoltà. Il paliotto d’altare maggiore venne eseguito nel 1692 da G.B. Borzelli mentre la pala con la Vergine e il Bambino con San Francesco e il beato Pietro da Pisa è opera di Giuseppe Cacci; i finissimi stucchi che sovrastano l’altare maggiore furono realizzati da Marcantonio Baragiola. Sul finire del XVII secolo la primitiva cappella venne demolita e sotto il pontificato di Benedetto XIII Orsini vennero realizzati la balaustra marmorea e i due altari laterali; contemporaneamente fu realizzata la facciata.

Essa presenta un impianto essenziale, con un particolare slancio in altezza in cui, l’architetto Pietro Passalacqua che sostituì Gabriele Valvassori dal 1726, procedetto con il requilibrare le proporzioni abbassando la trabeazione del forontone. L’ornato particolarmente sobrio, trova maggior movimento sulla modanatura curvilinea che sovrasta il portale e prosegue il movimento nel motivo a fasce che riquadra le finestre e prosegue nell’orologio del timpano e nell’acroterio della Croce. Chiesa è nota anche con il nome di Sant’Onofrio in Campagna al borgo Clementino; fu costruita con la somma lasciata nel testamento di Bartolomeo Neri, canonico dei Sant Celso e Giuliano, morto nel 167, ma i lavori vennero completati nel 1676 su progetto di Pietro Passalacqua e l’ardito e originale arcone del presbiterio fu aggiunto nel Settecento dal De Dominicis. Vnne consacrata dal Bnedetto XIII soltanto nel 1728, anche se da vent’anni era già eretta a parrocchia; fu affidata ai Gerolamini, fino al 1933, quando passò agli Scolopi.

 

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